La Monta Maremmana

è la monta da lavoro tradizionale italiana praticata principalmente nel Lazio e in Toscana, ma anche in Campania e Abruzzo. È stata sviluppata dai pastori a cavallo che curavano, guidavano e sorvegliavano le mandrie di bestiame che venivano allevate nelle grandi proprietà terriere suddivise dal territorio che si estendeva dall'Agro Pontino all'attuale terra dell'Alta Maremma toscana, includendo quindi l'area dell'Agro Romano, la Tuscia e i Monti della Tolfa. Questa è un'area estesa, nel tempo comunemente indicata come Maremma o terre di Maremma.

Il termine Maremma si riferisce a qualsiasi regione bassa situata nelle vicinanze del mare, dove le dune e le formazioni di terra costiera impediscono ai fiumi di sfociare liberamente nel mare, creando così zone acquitrinose e paludose, e tali erano appunto le caratteristiche delle regioni che costituivano la maggior parte, sebbene non tutte, del territorio di questa zona come in tutte le monte da lavoro, un fattore importante per lo sviluppo dello stile della Monta Maremmana è stata l'attrezzatura adottata. In particolare, una delle sue caratteristiche più importanti e distintive è la briglia.

L'utilizzo della briglia in stile maremmano, noto come "gioco di briglia" o "cavallo mazzetto" o "smazzettato", è il vero segno distintivo della Monta Maremmana, richiedendo al cavallo obbedienza attenta e immediata nel fermarsi e nel cambiare direzione repentinamente con rapidi spostamenti e piroette in velocità. Il cavallo addestrato in stile maremmano è un cavallo pronto e obbediente che, anche quando è raccolto, è in grado di allungarsi rapidamente quando necessario. È un cavallo che mostra le sue migliori qualità nella versatilità e nell'agilità dei movimenti, specialmente nei cambi di andatura, ritmo e direzione.